Il sito La Garzaia di Sant’Alessandro è un sito Natura 2000 (Zona Speciale di Conservazione) e monumento naturale. E’ la più estesa tra le garzaie gestite dalla Provincia di Pavia (266 ettari) ed ospita centinaia di coppie di aironi e garzette nidificanti. Questi bellissimi uccelli, che spesso possiamo osservare mentre si alimentano in risaia, in primavera costruiscono i loro nidi nei boschi delle zone umide. All’interno del sito di Sant’Alessandro è infatti conservata una formazione a ontano nero, habitat di interesse comunitario, che si sviluppa in terreni periodicamente inondati o con falda idrica superficiale. La corretta gestione della risorsa “acqua”, filo conduttore del progetto Aretè, è quindi fondamentale per conservare sia l’ontaneta che gli splendidi uccelli di cui costituiscono la “casa”. Non solo però. Un buon collegamento con ambienti simili rappresenta ulteriore condizione necessaria per custodire queste popolazioni. La rete ecologica La Garzaia di Sant’Alessandro è inserita in un complesso sistema ecologico in cui la Roggia Guida, un corso d’acqua che trae origine dagli antichi paleo meandri del fiume Sesia, connette ben quattro siti Natura 2000, ubicati nel nord della Lomellina: la Garzaia di Celpenchio, la Garzaia della Verminesca, la Palude Loja e, appunto, la Garzaia di Sant’Alessandro. In questi siti sono presenti l’ontano nero, altri alberi delle zone umide come i salici, aironi e garzette, e tante specie di piccola fauna come rane e libellule. Gli interventi Grazie al progetto Aretè, ha preso il via una serie di interventi di manutenzione della Garzaia di Sant’Alessandro, dove saranno realizzate opere di miglioramento del suo sistema idrico e delle sue strutture idrauliche. Queste lavorazioni avranno lo scopo di aumentare l’apporto idrico alle zone umide della garzaia, con particolare riferimento all’habitat dell’ontaneta, finalizzate a contrastarne l’interramento e a limitare l’ingresso di specie esotiche. Saranno realizzate nuove canalizzazioni e recuperate e migliorate le risorgive naturali presenti nel sito. Nel programma dei lavori rientra inoltre la riqualificazione di alcuni tratti della Roggia Guida, con lo scopo di potenziare il ruolo della Roggia come elemento fondamentale di connessione tra i siti Natura 2000 del nord della Lomellina. In particolare, nelle vicinanze della Garzaia della Verminesca e della Palude Loja, saranno realizzate delle piccole “frog pools” o “vasche per anfibi”, cioè delle pozze d’acqua isolate, che non possono essere raggiunte dai pesci che vivono nelle acque della roggia. L’isolamento dai pesci è molto importante per tante specie acquatiche, tra cui rane e libellule, le cui uova e larve vengono spesso mangiate dai pesci, con gravi ripercussioni sulla sopravvivenza delle loro popolazioni.
Nel complesso, gli interventi rispondono al principale obiettivo perseguito dal progetto Aretè, e cioè la miglior gestione della risorsa idrica, a beneficio degli ecosistemi naturali e della struttura agro-ambientale del territorio.ca qui per modificare.
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Il progetto Aretè ha permesso di riattivare alcune marcite nel Parco del Ticino piemontese, un ambiente agricolo tradizionale in grado di diventare hotspot di biodiversità durante la stagione invernale, quando è più difficile per gli animali trovare luoghi adatti per alimentarsi. In particolare a gennaio, nelle marcite di Romentino, sono stati visti più di 100 fanelli, uccello di cui, da tempo, si contavano solo pochi individui. La presenza di questa specie è di particolare importanza perché minacciata a livello europeo.
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June 2023
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