In occasione della Giornata della Terra, parteciperemo alla presentazione del Quaderno di Fondazione Cariplo, realizzato da tutti i partenariati che hanno applicato al bando Capitale Naturale 2 nel 2018.
La nostra portavoce Elisa Cardarelli parteciperà con il contributo "COMUNICARE IL CAPITALE NATURALE: LINGUAGGI ED ESPERIENZE", dal progetto Aretè. 📌 Clicca qui per partecipare al webinar
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Con il progetto Aretè è stata avviata la sommersione autunnale di prati e campi: alla fine dell'estate, 8 aziende agricole hanno aderito all'iniziativa, permettendo di creare delle zone umide temporanee. Il beneficio per la biodiversità è stato immediato: una trentina le specie di uccelli - anche protette - avvistate in questi territori, e poi insetti, libellule in primis. L'intervento permette anche una "ricarica" della falda acquifera, con benefici importanti per tutti. In occasione della Giornata Mondiale delle Zone Umide, vi facciamo conoscere alcuni dei protagonisti del progetto Areté.
Le “pedane di risalita” lungo i corsi d’acqua artificiali di pianura: abbiamo fermato una strage!12/1/2021 Il problema Nel corso del progetto Aretè faunisti e tecnici impegnati nei monitoraggi, e gli stessi agricoltori presenti nelle aree di intervento, si sono accorti che alcuni canali di irrigazione con sponde e fondo in cemento rappresentavano un vero e proprio ostacolo allo spostamento degli animali terrestri, alla stregua di strade e autostrade. In particolare, in canali larghi più di 2 metri sono stati purtroppo rinvenuti diversi animali morti (come caprioli, tassi) che, nel tentativo di attraversali, non riuscivano a risalire sulle sponde verticali cementate e quindi affogavano. In alcuni casi erano presenti anche scivoli, posizionati proprio per permettere l’uscita, ma si è osservato che gli animali consideravano queste strutture come elementi sconosciuti, come “ostacoli”, e presi dal panico si spostavano a centro alveo. La soluzione Messo in evidenza questo problema, l’Associazione di Irrigazione Est Sesia, in collaborazione con i partner di progetto, ha progettato e posizionato alcune pedane, meno ripide degli scivoli già esistenti, costituite prevalentemente con materiale ligneo e un supporto metallico (questo al fine di non spaventare gli animali) il cui scopo è quello di garantire un’adeguata opportunità di risalita a tutti quegli animali che, cercando di attraversare il canale, si trovano in difficoltà e rischiano la morte per affogamento. Per un miglior funzionamento di queste vere e proprie “zattere di salvataggio”, sono stati posizionati anche dei teli di tessuto in posizione perpendicolare al canale, che vengono considerati delle “barriere” che invitano il mal capitato animale verso la pedana stessa. La pedana affiancata dall’invito in tessuto assicura quindi agli animali che si avventurano nell’attraversamento del canale di poter raggiungere in sicurezza una sponda e uscire dall’acqua. Un grosso successo per il progetto Aretè e per la deframmentazione di questi corsi d’acqua! Finora ne sono state realizzate 4, sul diramatore del canale Cavour. Guarda le “pedane in azione”! L’acqua autunnale nelle campagne del Parco del Ticino: risorsa preziosa per la biodiversità9/10/2021 Anche quest’anno le aziende agricole del Parco del Ticino si apprestano ad effettuare la sommersione autunnale dei campi! Per almeno 20 giorni, l’acqua verrà immessa in terreni dove è già stata effettuata la raccolta di frumento e mais, e che quindi ora rimarrebbero semplicemente delle distese di terreno nudo. Grazie alla presenza di acqua, fornita dal Consorzio ET Villoresi nella cornice del progetto Aretè, sarà possibile “trasformare” queste campagne in piccole aree umide temporanee, che forniranno ristoro agli uccelli che si apprestano a compiere il loro viaggio di migrazione verso Sud! La gestione virtuosa della risorsa idrica e l’esportazione di buone pratiche agricole a favore della biodiversità sono gli obiettivi primari del progetto Aretè. Vieni a scoprire tutti i nostri interventi: https://progettoarete.weebly.com/
Il Parco Locale di Interesse Sovracomunale (PLIS) del Roccolo, che si estende per circa 16 km 2 , si trova nell'alta Pianura Padana, a nord-ovest della città di Milano, a cavallo tra i comuni di Arluno, Busto Garolfo, Canegrate, Casorezzo, Nerviano e Parabiago. Nato a metà degli anni Novanta, ha oggi un ruolo ambientale molto importante nel territorio densamente urbanizzato dell'Alto Milanese. Ha infatti l’obiettivo di tutelare e migliorare gli ambienti naturali presenti, come piccoli boschetti e prati permanenti, e di valorizzare pratiche agricole sostenibili. Nel 2020, grazie al progetto Aretè, sul territorio del Parco sono stati promosso degli interventi di miglioramento forestale, effettuando il taglio di alberi alloctoni invasivi, con successiva messa a dimora di piantine forestali di specie autoctone. Visita con noi il PLIS e il bosco di Arluno! Ancora un intervento a favore della biodiversità degli ambienti acquatici per Aretè! L’Associazione Irrigazione Est Sesia, partner di progetto, ha realizzato 42 frog pool lungo quattro corsi d’acqua situati in Lomellina (provincia di Pavia), e più precisamente 16 lungo il cavo Fresco a Tromello, 9 lungo la roggia Castellana/Lanca Ayala a Vigevano, 8 lungo il cavo Magnaghi a San Giorgio Lomellina e 9 lungo la roggia Guida a Zeme.
Cos’è una frog pool e come si realizza? Le frog pool o “vasche per anfibi” sono piccole aree di acqua ferma (detta lentica) ottenute dalla risagomatura spondale dei corsi d’acqua. Queste aree non sono più quindi soggette alla corrente del corso d’acqua e diventano degli habitat idonei a molte specie acquatiche, tra cui rane e rospi, libellule e molti altri invertebrati acquatici. La frog pool è collegata al canale tramite gradoni di terra intermedi, che favoriscono lo sviluppo di vegetazione acquatica, rigorosamente scelta tra piante autoctone, cioè tipiche del corso d’acqua. Ogni frog pool ospiterà una sola specie vegetale così che questa abbia spazio per crescere con successo. Infine, il progetto prevede il posizionamento di palificate, opportunamente fessurate in modo da consentire l’attecchimento delle piante, nonché lo scambio di acqua tra il canale e la “vasca”. Tutte le frog pool vengono realizzate da personale esperto, mediante lavori di ingegneria naturalistica che permettono il consolidamento delle sponde dei canali interessati. Perché le frog pool? Gli interventi realizzati permettono di coniugare le esigenze di gestione della rete irrigua dell’Associazione Irrigazione Est Sesia con il miglioramento delle condizioni naturalistiche ad essa legate. Canali e corsi d’acqua nelle aree agricole costituiscono infatti ambienti preziosi! Le frog pool rappresentano piccoli rifugi in grado di ospitare specie animali e vegetali di particolare interesse conservazionistico che, con sempre più difficoltà, trovano luoghi idonei nella pianura coltivata, dove le zone umide sono sempre più rare. Il progetto Aretè ha infatti l’obiettivo di introdurre semplici pratiche per gestire la risorsa “acqua” in maniera favorevole alla biodiversità, in sinergia con le esigenze del territorio. Il monitoraggio degli Anfibi è già partito nel febbraio 2021, in quanto alcune specie di rane depongono le uova precocemente. Una di esse è la Rana dalmatina, una rana di color rosso-ruggine classificata di importanza europea in quanto in declino nel nostro continente. E’ stata una bella sorpresa verificare che tutte le bose, situate nelle colline novaresi, che son state create ex novo o sono state oggetto di interventi di ripristino nell’ambito del progetto Aretè stanno ospitando le uova di questo raro anfibio. In una bosa è stato raggiunto il numero record di 34 ovature.
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June 2023
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